ASSEMBLEA LAVORATORI INPS TARANTO
2 FEBBRAIO 2017
Lavorare bene, lavorare meglio; organizzando servizi e competenze, rispettando la dignità dei lavoratori dell’INPS di Taranto che, ogni giorno, rendono un servizio fondamentale, spesso critico e, sul nostro territorio, gravato di ben più pressanti difficoltà sociali.
(UIL PA Taranto / Gianfranco Lucarella, responsabile Comunicazione)
Un lavoro, il loro, che ha visto, da un lato, moltiplicare competenze e procedimenti – con il travaso di quanto svolgevano disciolti (INPDAP, ENPAS e altri) – e, dall’altro, la progressiva inarrestabile diminuzione del personale, giunto oggi a quasi 26mila dai 32mila di alcuni anni fa.
Intensa assemblea dei lavoratori INPS, lo scorso 2 febbraio nella sede di Taranto, con la UIL PA di Taranto, Giuseppe Andrisano e Pasquale Friolo, la UIL PA, Sergio Cervo, e la UIL Taranto, Giancarlo Turi.
Dopo 7 anni di blocco, i lavoratori hanno posto domande ai referenti sindacali sul prossimo futuro contratto. Diversi gli aspetti posti in evidenza soprattutto sugli aspetti giuridici da modificare per annullare gli effetti disastrosi della Legge Brunetta, uno per tutti il pagamento dei giorni di malattia, che non avviene neanche nel privato. Poi, quegli economici tra i quali rendere giustizia ai funzionari di area inferiore che svolgono gli stessi procedimenti di altri di area superiore ma percepiscono uno stipendio minore; i passaggi di area; la str
In generale è emersa voglia di riscatto di chi sa di aver un compito difficile, essenziale, ma non è messo nelle condizioni di svolgerlo al meglio, e in serenità.
Pasquale Friulo - “C’è un attacco, da tempo, contro la PA, anche mediatica sempre pronta a mettere in risalto aspetti negativi pur presenti (timbratura budge, dipendenti in mutande) che vanno sanzionati e mai ad evidenziare il buon lavoro svolto, con difficoltà, disagio e sacrificio (spesso rientriamo a casa dopo le 7, il pomeriggio, e spesso continuiamo a lavorare a casa). Va cambiata l’idea che si è voluta diffondere di noi”.
Giuseppe Andrisano - “ L’intesa siglata lo scorso 30 novembre è solo i primo passo. UIL PA Taranto, nell’assemblea dei comparti del pubblico impiego, lo scorso 20 gennaio, s’impegnò a svolgere assemblee specifiche di settore per rilevare con i lavoratori specificità, criticità, emergenze. Questa di oggi lo è, e mette in evidenza una seria criticità, per organici e mole di lavoro, dell’attività dell’Istituto previdenziale tarantino e, non si può aspettare, serve un adeguato ricambio generazionale, serve trovare risorse adeguate e non solo economiche”.
Sergio Cervo – “I problemi di economie del Paese i diversi Governi li risolvono, come sempre, sui tagli alla PA; blocco dei contratti (ovvero, progressioni di carriera; emolumenti accessori), scioglimenti di Enti; tagli al personale. Situazioni, incrociate tra loro, che producono disservizi, inefficienza e, tanti, disagi, per i lavoratori, terminale ultimo di situazioni spesso gravi quello dei lavoratori INPS. Sul contratto, puntiamo all’identificazione di 2 aree (e non all’area unica), che in parte si sovrapporranno, per riconoscere il lavoro svolto, per ridare dignità alle persone. La Brunette, e Berlusconi, hanno combinato guai; per cambiare la Legge, è noto, serve un’altra Legge, ma nel nuovo contratto lavoreremo per ridare chiarezza al lavoro”.
Giancarlo Turi – Oggi qui, ci confrontiamo con uno dei più aspri front office della PA. Ogni giorno all’INPS rivolgono le loro istanze lavoratori, ma sempre di più in questo territorio ex lavoratori in trattamenti diversi di solidarietà nei quali la disperazione assume colori sempre più bui. Qui, gente disperata viene a chiedere, a reclamare, a urlare di ottenere il proprio sussidio, la propria indennità per vivere, per sopravvivere. E voi, tutti voi (sempre meno numericamente), a loro dovete una risposta; spesso, quasi sempre, indipendente dai vostri procedimenti. Ecco, questa la differenza, la specificità di un territorio gravato da disoccupazione e da un numero crescente di persone in mobilità o cassa che UIL vuole affermare, vuole vengano riconosciute. Rilevazione che stiamo facendo nei diversi ambiti del pubblico impiego. Se queste speciificità non potranno essere rappresentate (com’è ovvio) nel CCNL lo si dovrà, si deve, fare con gli altri strumenti normativi esistente. Il vostro lavoro è delicato, fondamentale, serve darvi chiarezza, serenità di lavoro”.
(UIL PA Taranto / Gianfranco Lucarella, responsabile Comunicazione)