Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione
COORDINAMENTO GIUSTIZIA TARANTO
Uffici giudiziari - Enti pubblici non economici
Si è tenuta a Salerno nei giorni 31 marzo e 1 aprile, l’assemblea dei quadri nazionali della Uilpa Giustizia, alla presenza del Segretario Generale Uilpa Nicola Turco e del Segretario Nazionale con delega alla Giustizia Sandro Colombi.
Personalmente ho rappresentato gli Uffici Giudiziari di Taranto e Lecce.
Nel partecipato momento dell’evento, sono emerse le varie problematiche che affliggono ormai da tempo il nostro settore, ma contestualmente sono state formulate delle posizioni operative, attraverso un documento finale (in allegato).
L’elemento comune a tutti gli interventi è stato quello legato all’annoso problema della riqualificazione del personale giudiziario, unico nel panorama del pubblico impiego a veder negato il diritto alla carriera e al conseguente miglioramento economico.
Tuttavia parlare dei problemi della Pubblica Amministrazione, non è solo parlare di rivendicazioni salariali e di riqualificazione del personale, ma è soprattutto, ora come ora, parlare anche “dell’invecchiamento” di una intera generazione di dipendenti sempre più soli e sempre più carenti di motivazioni e di risorse.
L’impegno della Categoria e della Segreteria Nazionale Uilpa Giustizia sara’ massimo, a sostegno delle rivendicazioni di una vita e al conseguimento di riconoscimenti che restituirebbero dignita’ ai lavoratori della Giustizia.
Vi terremo informati su quella che da sempre ho definito la “vertenza Giustizia”.
Un fraterno saluto a tutti
Per il Coordinamento
GAU Giustizia Taranto
Cosimo Rizzo
Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione
COORDINAMENTO MINISTERO GIUSTIZIA
DOCUMENTO FINALE
L’Assemblea dei Quadri UILPA Giustizia, riunita a Salerno nei giorni 31 marzo/1 aprile 2017 a conclusione dei due giorni caratterizzati da un confronto intenso e partecipato:
Assume la relazione introduttiva del Coordinatore Generale Domenico Amoroso, gli interventi e le conclusioni del Segretario Generale UILPA Nicola Turco;
dopo ampia discussione sui punti oggetto della convocazione e sulla proposta di rideterminazione e individuazione dei profili professionali del Ministero della Giustizia;
nella consapevolezza che non è possibile, nell’immediato, ottenere la riqualificazione giuridica ed economica di tutto il personale giudiziario;
che il personale giudiziario ha sopportato e realizzato riforme epocali a costo zero, quali la soppressione delle Preture Circondariali e l’istituzione dell’Ufficio del G.d.P., la nuova geografia Giudiziaria, la soppressione dei Provveditorati, informatizzazione del processo civile e penale e che è l’unico, nel panorama della P.A., a non aver avuto la possibilità di progressione in carriera;
che le procedure previste dall’art. 21 quater, seppure frutto di una malintesa esecuzione di sentenze che prevedevano la ricollocazione del personale interessato in III area rappresentano il primo, seppur piccolo passo, verso lo sblocco delle progressioni giuridiche ed economiche delle altre figure professionali;
che è necessario prevedere la medesima procedura per le altre figure professionali ex B3 (contabili, informatici, linguistici, statistici ed educatori penitenziarii) per le quali, data l’esiguità del numero, le risorse economiche possono essere reperite utilizzando le somme residuali appostate per i cancellieri e gli ufficiali giudiziari che allo stato sono diminuiti di circa mille unità per pensionamenti o per aver rinunciato alle procedure di riqualificazione;
che è improcrastinabile il passaggio in seconda area di 270 ausiliari già previsto e finanziato dal CCNI del 2010 e programmare in un triennio il completamento
del passaggio dalla I alla II area come previsto dalla proposta del Coordinamento Nazionale;
che è necessaria la rideterminazione della pianta organica del DOG;
che parimenti occorre valorizzare le carriere del personale DAP, DGMC, e Archivi Notarili;
che è necessario stabilizzare il personale in distacco e riavviare la prevista mobilità interna;
che, è indispensabile reperire nuove risorse per procedere a progressioni economiche e giuridiche, non essendo accettabile la proposta dell’Amministrazione che le prevede per una percentuale troppo esigua di lavoratori;
che è necessario compulsare il Ministero affinché tutte le Scuole di Formazione attivino i corsi necessari alla formazione del personale interno e di quello proveniente da mobilità;
da mandato
al Coordinamento Nazionale di attuare nei confronti dell’Amministrazione una ferma ed intransigente politica volta a realizzare quanto sopra analizzato e perché muti l’atteggiamento fortemente penalizzante nei confronti dei lavoratori della Giustizia che si vedono negati costantemente diritti riconosciuti da norme di legge e dagli altri Ministeri, quali trasferimenti ex L.104/92, art. 42 bis D.Lvo 151/01, art. 18, co.1 CCNQ 1998, L.100/86 ecc.. e l’esecuzione di sentenze definitive, tanto da dover ricorrere a "giudizi di ottemperanza".
I dirigenti sindacali presenti si impegnano a dare avvio a iniziative volte a diffondere e illustrare la proposta di revisione dei profili professionali del Coordinamento Nazionale Ministero della Giustizia e a rendere partecipi i lavoratori della linea politica che si è stabilita nell’ambito del dibattito.
Il Coordinamento Nazionale si impegna a supportare le iniziative territoriali in tal senso, anche in previsione della prossima stagione di elezione delle RSU, partecipando ad assemblee sui territori anche allo scopo di far risvegliare l’autostima professionale dei lavoratori della Giustizia perché solo la consapevolezza della propria funzione e della dignità personale e professionale può contrastare l’atteggiamento passivo che consente, come ha consentito fino ad ora, all’Amministrazione di non tenere in alcun conto le istanze del personale.