Roma, 3 ottobre 2017
Alla Ministra della Difesa
Sen. Roberta Pinotti
Al Sottosegretario di Stato alla Difesa
On. Domenico Rossi
Al Gabinetto del Ministro
Oggetto: accordo definitivo FUA 2017.-
Le scriventi OO.SS. hanno ricevuto nella giornata di ieri, ai fini della sottoscrizione definitiva del C.C.N.I., il testo di accordo definitivo sulla distribuzione del FUA 2017 modificato sulla base dei discutibili rilievi mossi dalla F.P. con la nota prot. n. 54411 del 29.09.2017.
Nei fatti, la modifica imposta dal predetto organo di controllo interviene in maniera del tutto inopportuna e incomprensibile nel merito dell’accordo già sottoscritto dalle parti in data 10.07.2017 con le risorse economiche rese disponibili alle lavoratrici e ai lavoratori civili della difesa per il corrente anno, e comporta, in particolare, la riduzione da 12.000 a 9.940 del numero degli sviluppi economici nelle aree funzionali con decorrenza 1.1.2017, apportando un taglio di ben 2.060 progressioni alla fascia retributiva immediatamente superiore. Un operazione pesantissima quella concepita dal Dip. Funzione Pubblica, che stigmatizziamo fortemente perché trancia di netto le legittime aspettative di tante lavoratrici e lavoratori che ormai attendevano con ansia solo l’uscita del bando di concorso, rimettendo vieppiù in discussione tutti gli accordi F.U.S. fin qui stipulati sull’intero territorio nazionale.
Ma oltre il merito dei rilievi operati dalla F.P., ciò che colpisce ancora una volta è l’arbitrario modus operandi utilizzato anche in quest’importante occasione dal Direttore Generale del personale. Il quale, rispetto ad un intendimento della F.P. noto a più da almeno un mese, che sarebbe poi divenuto ufficiale nei giorni scorsi, non ha ritenuto affatto necessario né informare per tempo le rappresentanze sindacali del personale civile, né di parteciparle e convocarle ad un incontro – come in effetti avrebbe dovuto fare, in quanto parti co-firmatarie dell’Ipotesi di accordo -, preferendo invitarle alla semplice sottoscrizione di un accordo ormai stravolto nei giorni 5 e 6 del mese corrente, violando ancora una volta le prerogative sindacali e negando a queste ultime perfino il diritto di rivedere e ridiscutere l’impianto complessivo dell’accordo unilateralmente rimodulato.
Una maniera di concepire il rispetto delle relazioni sindacali, quello evidenziata anche in tale circostanza dal Direttore Generale del personale, che fa il paio con quanto abbiamo già purtroppo visto, registrato e più volte invano denunciato nel passato, anche recente, e che ora però dovrà certamente imporre serie riflessioni e conseguenti iniziative all’attuale vertice politico del Dicastero.
Nella considerazione che, in quanto parti firmatarie dell’accordo, abbiamo il diritto/dovere di conoscere meglio e di approfondire tutti i termini della questione, e di farlo in via preliminare rispetto alla firma dell’accordo definitivo, anche per poter informare i lavoratori che rappresentiamo e che a tal proposito sollecitano risposte, chiediamo di essere convocati urgentemente e, al fine di mantenere la tempistica ristretta suggerita dal Direttore Generale, proponiamo la giornata di giovedì 5 p.v.
Nel caso in cui l’invito testé rivolto non dovesse trovare positivo accoglimento, ci riserviamo di promuovere ogni azione ritenuta utile a rivendicare il rispetto delle prerogative sindacali e dei lavoratori rappresentati.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro e si porgono cordiali saluti.
FP CGIL
F.to Francesco Quinti
UIL PA
F.to Sandro Colombi
FLP DIFESA
F.to Giancarlo Pittelli
CONFSAL UNSA
F.to Gianfranco Braconi