Condizioni di lavoro precarie, violazioni di norme contrattuali e rifiuto di confronto con le oo.ss.
Fp CGIL CISL FP UIL PA proclamano lo stato di agitazione
Le oo.ss. FP CGIL CISL FP e UIL PA rilevano che, a distanza di oltre 6 mesi dalla rinnovata disponibilità al dialogo rappresentata dal CSMM Amm. V. Girardelli nella sua visita a Taranto nel dicembre scorso, non si è dato seguito agli impegni assunti nella circostanza e che le problematiche rappresentate sono rimaste irrisolte.
Erano tante le speranze riposte nel nuovo soggetto- il Comando Marittimo Sud- che, nella nuova organizzazione della MM e con un ruolo sovraordinato alla maggior parte degli altri enti, doveva sostituire per molti versi il vecchio Maridipart Taranto. Ma così non è stato.
Un territorio come quello ionico dove la MM è la seconda economia della città pretende rispetto. Lo pretendono le rappresentanze sindacali e i lavoratori, ad iniziare da quelli di Marina Sud.
Non è più possibile assistere a condizioni di lavoro precarie senza spiegazioni, alle violazioni continue di norme contrattuali, all’assunzione di atti unilaterali privi della necessaria informazione, al rifiuto di ogni confronto su materie contrattuali come la produttività e i carichi di lavoro.
Non è più tollerabile che dipendenti sessantenni siano lesi non solo nei loro diritti come lavoratori ma nella propria dignità, spesso trattati non come uomini ma come scolaretti e che si tenti di emarginare il ruolo e le funzioni dei rappresentanti sindacali.
Se disattese sono rimaste le richieste di incontro e se neppure l’intervento del Capo di Stato Maggiore della Marina Italiana è stato sufficiente per smuovere la palude dell’amministrazione locale (non solo a Marina Sud basti pensare all’Arsenale e al problema irrisolto dell’orario di lavoro), è necessario assumere iniziative straordinarie di mobilitazione dei lavoratori, nonché richiedere l’intervento del vertice politico nazionale, stante il ruolo di primo piano che Marina Sud ha nel più importante insediamento della MM del paese.