Roma, 6.02.2019
- D I F E S A -
INCONTRO CON LA MINISTRO TRENTA
IDEE CONFUSE E ANCORA NESSUNA SOLUZIONE!
Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro tra la Ministro della Difesa - dott.ssa Elisabetta
Trenta - e le OO.SS. Nazionali.
L’ordine del giorno predisposto per l’occasione prevedeva l’esame congiunto di tre
punti:
a) il trattamento economico dei dipendenti civili;
b) le assunzioni;
c) le progressioni tra le aree funzionali.
In apertura, sul primo argomento la Ministro ha inteso rammentare ai presenti le
conclusioni del lavoro predisposto a suo tempo dalla Commissione incaricata dall’allora
Ministra Pinotti e presieduta dal Sottosegretario Rossi, che di seguito all’indagine esperita
nell’ambito della pubblica amministrazione per verificare le differenze stipendiali esistenti,
a parità di ruolo e qualifica, tra il personale civile della Difesa e quello degli altri
ministeri, nel certificare il risultato riscontrato indicava quattro soluzioni per sanare il
gap economico (- 30%) sofferto dalle retribuzioni accessorie dei dipendenti civili della difesa,
ovvero:
1) La costituzione di un fondo integrativo strutturale;
2) L’istituzione, nell’ambito del nuovo comparto delle funzioni centrali, di una sezione
contrattuale specifica per il Ministero della Difesa;
3) L’incremento dell’indennità di amministrazione;
4) L’inserimento del personale civile della Difesa negli ordinamenti speciali di cui
all’art. 3 del D.lgs, 165/2001
Sulla questione la Ministro ha dichiarato ai presenti che, essendo mutato il quadro
politico di riferimento, l’unica soluzione percorribile rispetto alle 4 opzioni menzionate
sarebbe rappresentata - a Suo dire - esclusivamente dall’attuazione della quarta, individuando
in almeno 200 milioni di euro la copertura economica necessaria a consentire
l’operazione, oltre alla condivisione generalizzata della proposta avanzata che prevederebbe
l’abbandono dell’attuale CCNL di comparto e l’approdo a quello imposto per legge.
Per quanto riguarda le assunzioni straordinarie autorizzate dalla legge di bilancio
2019, ha confermato l’avvio dei concorsi per n. 294 unità di personale – che peraltro molto
probabilmente verranno gestiti dal Dipartimento della Funzione Pubblica con un unico
concorsone valido per tutta la P.A. -, che saranno destinate esclusivamente ai Poli e agli
Arsenali, aggiungendo che da quest’anno al prossimo 2024 verranno inoltre assunte dal
Ministero della Difesa altre 3000 unità di personale per effetto dello sblocco del turn
over.
Sulle progressioni fra le aree funzionali – da noi fortemente richieste - la Ministro
Trenta ha dichiarato che nel ritenere applicabile la bozza di norma a suo tempo predisposta
dal Gabinetto dell’allora Ministro Pinotti, garantirà il proprio impegno affinché
questa venga inserita nel primo veicolo normativo ritenuto utile allo scopo.
Di seguito alla relazione iniziale prodotta dalla Ministro, ha preso la parola la vice
capo di gabinetto - dott.ssa Riccardi – che ha di fatto imposto la regolazione dei tempi di
intervento di ogni organizzazione sindacale fissandola in soli 5 minuti per singolo esponente,
al fine di assicurare – a Suo dire - la presenza della Ministro al tavolo per l’intero
incontro.
Sono quindi intervenute le scriventi OO.SS. Nazionali, segnalando preliminarmente
alla Ministro la necessità di un Suo intervento urgente sul trattamento stipendiale di
molti lavoratori della Difesa che, per effetto del prossimo conguaglio fiscale, si ritroveranno
nel mese di febbraio a percepire stipendi con decurtazioni fino a 600 euro. Abbiamo
ricordato per l’ennesima volta che il sistema Cuse/Bdus/Noipa non sta funzionando ormai
da tempo, e che permangono tuttora irrisolte ancora troppe situazioni anomale ed
inaccettabili, per le quali procederemo con le verifiche di legittimità normativa e con i
conseguenti atti a tutela dei lavoratori.
Per quanto concerne le affermazioni della Ministro relative al gap economico di cui
sopra, e all’ipotesi di soluzione da Lei avanzata, abbiamo chiesto alla stessa di conoscere
se la Difesa è già in possesso o meno dei 200 milioni di euro (sempre quei famosi 200
milioni che pure la volta scorsa qualcuno – sempre gli stessi - sosteneva esistessero, ma
che nessuno ha mai visto) che ha indicato come necessari per praticare quell’opzione, e
se esista o meno un articolato normativo eventualmente comprensivo di regolamento attuativo
che tenda a modificare l’attuale impianto giuridico.
Credevamo, infatti, che la Ministro Trenta prima lanciare una affermazione di tale
portata avesse verificato con il Ministro della Funzione Pubblica e il MEF la percorribilità
di una simile operazione e, quindi, avesse già conseguito sia lo stanziamento economico
che l’assenso politico.
Invece, con nostro grande stupore, la Ministro Trenta al momento delle risposte
sulle domande avanzate dai rappresentanti nazionali di FP CGIL, CISL FP, UIL PA e
CONFSAL UNSA ha abbandonato la riunione – ed è la seconda volta che lo fa - assumendo
di dover attendere a impegni precedentemente assunti, e lasciando al Suo Consigliere
l’onere delle risposte, peraltro così sintetizzabili:
a) per gli stipendi di Febbraio quasi nessuna possibilità di rateizzazione, ma forse
è possibile la dilazione per il mese di marzo;
b) sulle altre questioni rimandiamo ai prossimi incontri, magari riducendoli per
ragioni di tempo.
Nessuna indicazione, quindi, sugli stanziamenti economici e nessuna indicazione
sul percorso normativo che si vorrebbe eventualmente avviare.
Insomma, in poche parole solo chiacchiere e poi il NULLA!
Vi terremo come sempre tempestivaemnte al corrente dell’evolversi della discussione.
Cari saluti
Fp Cgil
Francesco Quinti
Cisl Fp
Franco Volpi
Massimo Ferri
Uil Pa
Sandro Colombi
Confsal Unsa
Gianfranco Braconi